
Passeggiando per la strada della vecchia ferrovia
- 247Shares
Sabato era davvero una bellissima giornata, troppo bella per passarla al chiuso. Così, approfittando del pranzo dai miei suoceri, abbiamo deciso di incamminarci lungo la strada della vecchia ferrovia. Un percorso al contrario perché siamo partiti da Arsiero.
La strada della vecchia ferrovia, oggi Itinerario ciclopedonale ex ferrovia Rocchette-Arsiero, è un percorso che da Piovene Rocchette porta fino ad Arsiero passando per Velo d’Astico. Lungo circa 10 km, è un cammino immerso nella natura adatto proprio a tutti: ciclisti, mamme con passeggini, padroni con i cani, appassionati di camminate…
Io credo di averlo percorso interamente solo un paio di volte, una a piedi e una in bicicletta. A piedi è ovviamente più semplice, mentre in bicicletta si scoprono diversi falsi piani che, per chi è poco allenato come me, possono rivelarsi parecchio subdoli.
Il paesaggio non stanca mai: partendo dalla vecchia stazione di Arsiero il sentiero si snoda tra campi, strade alberate, ponti e gallerie (come quelle che passano sotto al castello di Meda).


La strada della vecchia ferrovia: un po’ di storia
Inaugurata nel 1885, la ferrovia venne ricostruita a scartamento ordinario nel 1933. Il treno, lungo questo tratto, si fermava a Rocchette, Seghe (Velo d’Astico) e Arsiero. Il suo scopo principale era quello di collegare le industrie tessili dell’alto vicentino.
Il progetto non fu approvato al primo tentativo, la ferrovia era infatti troppo lunga (41 km) e troppo vicina al confine. Alessandro Rossi decise allora di incaricare l’ingegnere Ferdinando Shacke, anche se il progetto finale fu a cura degli ingegneri Saccardo e Dalla Valle. La ferrovia venne infine costruita a scartamento ridotto come richiesto dal governo Austro-Ungarico, dato che il percorso era molto vicino al confine.
Il 26 febbraio 1977 il Parlamento votò la demolizione di quella che venne definita “la ferrovia più ardita d’Italia”.


La strada della vecchia ferrovia oggi
Oggi la stazione di Rocchette non esiste più, anche se dovrebbero essere rimaste porzioni della recinzione che ne delimitava l’area. Quella di Arsiero è attualmente la sede dell’Unione Montana Alto Astico ed è ancora visibile il tratto di binario che procedeva in direzione della cartiera. La stazione di Seghe è stata invece trasformata nel ristorante Granpasso, ora chiuso ma di prossima riapertura.
Della tratta Rocchette-Asiago, percorsa dalla Vaca Mora, giù non è rimasto molto. Il ponte che attraversa il fiume Astico è stato smantellato della sua parte in ferro. La parte in muratura è ancora visibile creando una bella scenografia con il territorio circostante. Questo percorso passava attraverso la collina dell’obelisco, la cui galleria è oggi murata.



I numeri delle opere più importanti, da Rocchette ad Arsiero:
- galleria Rocchetta → 110,15 metri di lunghezza
- galleria Leda → 141,19 metri di lunghezza
- ponte sul torrente Brantegnan → 4 campate + 55,50 metri di lunghezza
- galleria Brantegnan → 50,08 metri di lunghezza
- galleria Meda di Sopra → 47,25 metri di lunghezza
- galleria Meda di Sotto → 88,19 metri di lunghezza
- ponte sul rio della Montanina → 3 campate + 45 metri di lunghezza
- ponte sul torrente Posina → 6 campate + 121 metri di lunghezza compresa la trave reticolare metallica di 42,55 metri
- ponte in località Santa Maria → 7 campate + 50,30 metri di lunghezza


La strada della vecchia ferrovia domani
Un articolo pubblicato il 9 marzo 2017 racconta l’intenzione di unire la strada della vecchia ferrovia ad altri due itinerari, in modo da creare un unico percorso che da Piovene porti direttamente a Posina senza dover prendere l’auto. L’intervento di recupero prevede lo stanziamento di 800mila euro (suddivisi a metà tra i sindaci di Posina e di Arsiero) e i lavori riguarderanno la Strada dei Stancari e il tratto che da Fusine arriva a Posina.











4 commenti
Luigi Spagnolo
Ciao Martina, arrivo semplicemente per complimentarmi con te per la tua presentazione. Conosco bene il percorso, eppure, ripercorrendolo qui, è stato come se lo stessi riscoprendo. Grazie e buona settimana. luis
Martina
Grazie Luis! Grazie per le tue belle parole e perché i tuoi commenti sono sempre un ottimo stimolo per andare avanti.
Io ho un debole per questo percorso, forse perché è il più vicino a casa e quindi mi capita di percorrerlo spesso. Quando qualcosa mi piace, la conseguenza più immediata è la voglia di saperne di più, di conoscere la sua storia e di raccontarla agli altri. Grazie perché percorri con me questo viaggio!
Buona settimana!
Pingback:
Pingback: