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Dintorni

Parco Rossi a Santorso, una visita adatta a tutti

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Approfittando dell’aria di primavera di questi giorni, siamo finalmente andati a visitare il bellissimo Parco Rossi di Santorso.

Voluto da Alessandro Rossi, come luogo di pace per la sua famiglia, e progettato dall’architetto Antonio Caregaro Negrin tra il 1865 e il 1884, Parco Rossi è uno dei principali esempi di parco paesista del nord Italia.

Un progetto multimediale e accessibile realizzato dal Comune di Santorso e co-finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) della Regione Veneto con il contributo della Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti. Un parco dotato di un sistema tecnologico complesso ma invisibile che comprende un percorso di quasi 0,5 km accessibile a tutti, 80 lampade segnapasso per percorrere Parco Rossi anche nelle ore serali, assi rigate come informazioni tattili e una comunicazione interna attenta ma non invasiva.

Parco Rossi a Santorso
La piantina all’ingresso del parco con l’immagine di ARAC

La piantina è trascritta anche in Braille per permettere di riconoscere al tatto i due percorsi e i luoghi d’interesse

Parco Rossi a Santorso
Tempio rotondo con all’interno un grande acquario a parete

I racconti di Parco Rossi

Ciò che subito colpisce del parco è l’organizzazione delle visite: arrivi, scarichi l’app, scegli il percorso e via. Il sistema di bluetooth beacon e l’app Ubiika riconoscono la presenza del visitatore attivando subito il racconto della tappa raggiunta. Diciannove in tutto tra il percorso Filo di Arianna (semplice e adatto a tutti) e il Labirinto (percorso disconnesso con gradini). A fare da guida c’è ARAC, il bestiolo fantastico di Parco Rossi che nasce dalla piantina del luogo. Geniale!

Parco Rossi a Santorso
L’app che permette di scoprire la storia del parco in modo autonomo e sicuro

Interno affrescato del tempio rotondo

Rovine del giardino romantico

Perché visitare Parco Rossi

Tecnologia e cultura al servizio dei cittadini. Modernità non come ostacolo ma come strumento di semplificazione. E poi storia, arte, natura e tanta pace all’interno di un parco che cambia aspetto a seconda delle stagioni e della piovosità. Un parco che viene mantenuto vivo seguendo le indicazioni della progettazione originale, con ogni albero al proprio posto anche quando vengono sostituiti (come la baby sequoia piantata accanto a quella vecchia). Un luogo completamente visitabile, in cui perdersi e ritrovarsi, in cui fermarsi ad ascoltare la voce del vento o il canto degli uccelli. Un museo interattivo all’aperto dove imparare di più sull’imprenditore Alessandro Rossi e sul suo amore per il territorio. Multicanale, multisensoriale.

Parco Rossi a Santorso
Belvedere circolare con peschiera centrale
Parco Villa Rossi Santorso
Villa con all’ingresso le pecore merinos che hanno contribuito con il proprio vello alla ricchezza della famiglia Rossi
Piccola sequoia sempreverde piantata nel 2016 con accanto il tronco del vecchio albero
Parco Rossi a Santorso
Casa del Custode, oggi Scuola dei Beni Comuni
Grotta dei camosci, costruita in pietra rustica
Ponticelli sospesi
Parco Rossi a Santorso
Laghetto, una volta navigabile, circondato dalle radici verticali del Tassodio

Dove si trova Parco Rossi

Il parco si trova in via Santa Maria a Santorso. È aperto ogni sabato e domenica dalle 10 alle 19. Ingresso libero.

www.parcorossi.it

Sono Martina Polelli, abito a Velo d'Astico dal 2017 e con Love Velo d'Astico racconto la curiosità con cui sto scoprendo questo luogo coccolato dalle montagne. Una storia fatta di fotografie, pensieri ed esperienze. Una storia scritta per far innamorare chi già conosce questo paese e chi ci capita per caso.

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