
L’origine della Festa della Frasca
Lo ammetto. La mia prima domanda è stata “Cos’è una frasca?” Poi ho visto lo sguardo di commiserazione di mio padre, emiliano DOC, e ho capito che non era dialetto ma italiano. Ok, ho sbagliato domanda.
frasca s. f. [etimo incerto]. – 1. a. Ramoscello con foglie: le f. degli alberi; il destrier ch’avea lasciato Tra le più dense f. alla fresca ombra (Ariosto); farsi un letto di frasche; mettere le f. ai piselli, ai fagioli, ecc.
La domanda giusta da fare era “Perché una festa della frasca?”
Ho provato a cercare informazioni online e a chiedere in giro, ma non ho trovato nulla. Così ho chiesto aiuto in famiglia e, grazie a un’interessante chiacchierata con Diego De Rizzo, ho iniziato a capire la bellezza di questo evento.
L’origine della Festa della Frasca
Nel Dopoguerra, forse per guadagnare qualcosina, le persone iniziarono a svuotare le proprie cantine. Vini, salami, formaggi… tutto ciò che era rimasto venivano svenduto agli altri. L’insegna per queste operazioni, il richiamo per i clienti, altro non era che una frasca posizionata accanto alla porta. Quindi non una celebrazione della natura, ma della resilienza. Ricostruire insieme.
Ogni 25 aprile
Nel 2013 la Pro Loco di Velo d’Astico ha dato il via alla ricorrenza creando la Festa della Frasca. Un’intera giornata, il 25 aprile, dedicata alle famiglie e alle tradizioni: bancarelle di artigianato e prodotti tipici, giochi de ‘na volta e attività per i bambini, giri a cavallo, musica dal vivo e l’immancabile fugassa. In più, quest’anno, ci sarà una dimostrazione di Nordic Walking.
L’appuntamento è per martedì 25 aprile 2017 presso l’ex stazione ferroviaria di Seghe.
In caso di maltempo, la festa verrà spostata al 1 maggio.
Ci vediamo lì?

