
[Mostra] La strada delle gallerie ha 100 anni
La mia prima esperienza lungo la strada delle 52 gallerie risale al 2010. Ricordo che siamo partiti alle 5.30 da Arsiero, siamo andati a prendere il pane e abbiamo proseguito fino a Bocchetta Campiglia. Mi è sempre piaciuto respirare l’aria del mattino presto guardando la città che dorme, ma mi sentivo un po’ spaesata perché non avevo mai percorso un sentiero di quel livello.
C’era parecchia foschia. Il mio ragazzo continuava a dire che era un peccato non poter vedere il paesaggio sottostante, io continuavo a pensare che fosse un bene perché così non vedevo il vuoto sotto di me. Credo di essermi lamentata più volte dicendo “Sono una piccola cittadina, cosa pretendi da me?” Per fortuna avevo ancora la mia reflex, così con la scusa di fare qualche fotografia mi fermavo a prendere fiato. Ovviamente non ero credibile, viste le nuvole che ci avvolgevano. La strada delle gallerie era lunghissima, difficile, stancante. Al contrario, le Porte del Pasubio mi sembravano un paradiso. Il mio premio per aver percorso tutto il sentiero. I panini più buoni li ho sempre mangiati lì.

Poi sono passati gli anni e nel 2015 ci siamo tornati. Ero allenata, all’epoca correvo anche, così il percorso mi è sembrato completamente diverso. La strada delle gallerie aveva una storia da raccontare che mi sono fermata ad ascoltare. Un sentiero non troppo semplice ma bello, un cielo stupendo. In tre ore e mezza siamo arrivati in fondo e quasi mi è sembrato di non essermi goduta il panorama.

La strada delle gallerie ha 100 anni
In attesa di preparare lo zaino per risalire il Pasubio, la scorsa settimana siamo stati a Schio per vedere la mostra “La strada delle gallerie ha 100 anni“. Diviso in tre sezioni, il percorso di visita racconta la storia delle persone che hanno costruito la strada e che si sono occupate della sua manutenzione. Foto d’epoca, oggetti, documenti… tutto il necessario per conoscere maggiormente i protagonisti della strada delle gallerie.
La prima sezione è dedicata alla costruzione della strada. Un racconto che rivive grazie agli scatti del tenente Zappa, comandante della 33° compagnia, che fotografava i luoghi dei lavori per segnare a matita misure e distanze. Le sue immagini, unite a quelle dei tenenti Ruffini, Ricci, Ortelli, del sottotenente Cassina e del nuovo comandante, il capitano Picone, ci permettono di conoscere a fondo i loro caratteri e le loro emozioni. Stati d’animo diversi, preoccupazioni, ma anche momenti simpatici e leggeri. Dopotutto erano amici e poco più che ventenni.


La seconda sezione ripropone invece le foto scattate da Mario Zuliani, fotografo di Schio, tra il 1922 e il 1925. Vennero raccolte nel libretto “La strada della Prima Armata”, il primo dedicato alla strada delle gallerie. Una sequenza di immagini scattate lungo il percorso e che trasmettono l’esperienza della camminata.
Infine c’è la terza sezione, più moderna e attuale. Fotografie che mostrano i cambiamenti della strada delle gallerie, la sua manutenzione, l’escursionismo di massa. Anche il modo stesso di raccontare il percorso è cambiato: le immagini diventano artistiche, emozionali, coinvolgenti, studiate. Viene lasciato spazio al mondo dei social e a Instagram. Una mappa in 3D, realizzata con scanner laser, conclude il percorso di visita mostrando dettagliatamente la strada delle gallerie, roccia dopo roccia.

Perché visitare “La strada delle gallerie ha 100 anni”
Conoscete la storia della ragazza e del libro che proprio non sopportava? Non riusciva a leggerlo, lo trovava insensato ed era infastidita anche solo dalla copertina. Poi un giorno conobbe l’autore. Iniziarono a frequentarsi, scoprì che era simpatico e dopo un po’ si innamorarono. Decise quindi di riprendere in mano quel libro e lo trovò straordinario, pieno di significato, intelligente. Conoscere e amare l’autore aveva cambiato la sua percezione. È così che vi sentirete uscendo da Palazzo Fogazzaro.
Un semplice itinerario di montagna diventerà un luogo caro perché costruito da persone che ormai conoscete bene. Guardando le foto recenti di Zappa e Picone, scattate tra il ’57 e il ’62 davanti alla prima galleria, vi verrà voglia di dargli una pacca sulla spalla esclamando “Visto cosa avete contribuito a creare? Visto quante persone vengono a vedere il vostro capolavoro?” Avrete voglia di intromettervi nello scambio epistolare, di pranzare insieme ai soldati, di andare in avanscoperta insieme a loro sperando di non scivolare nella neve. Potrete leggere i nomi delle 52 gallerie dando un significato a ciascuno di loro. Potrete decidere di vivere attivamente la storia invece di leggerla soltanto.

Qualche notizia su Palazzo Fogazzaro
La mostra è ospitata all’interno di Palazzo Fogazzaro. Costruito nel 1810 su progetto dell’architetto Carlo Barrera, è stato commissionato da Mariano Fogazzaro, bisnonno di Antonio e podestà di Schio nel 1809. Sorge dove una volta si trovava un opificio per la cardatura dei panni. Imponente ma al tempo stesso elegante, nel corso della storia è diventato sede di varie istituzioni. Dal 1948 è di proprietà del Comune di Schio.

Informazioni tecniche
La mostra “La strada delle gallerie ha 100 anni” è visitabile fino al 24 settembre 2017.
È aperta da mercoledì a domenica, dalle 10 alle 19. Il biglietto, personale, dà diritto a 2 visite. Il prezzo intero è di € 5,00 mentre il ridotto (giovani dai 13 ai 25 anni, residenti a Schio, soci CAI, visitatori del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e di Forte Pozzacchio a Trambileno) è di € 3,00.
Si possono richiedere visite guidate. Per le scuole sono previsti percorsi dedicati e interattivi.
Il catalogo della mostra è disponibile a € 25,00.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale.


