
Geocaching, la caccia al tesoro più grande del mondo passa per Velo d’Astico
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Cercare gli indizi, trovarli, capirli… mi sono sempre piaciute le cacce al tesoro e uno dei miei più grandi risultati professionali lo riconduco all’organizzazione di una grande caccia in giro per il centro storico della mia città.
Se poi questo gioco permette di scoprire il territorio e imparare a conoscerlo meglio, perché non accettare la sfida?
Geocaching fa proprio questo: collega tutto il mondo attraverso un percorso tracciato con GPS, coinvolgendo i partecipanti (detti “geocacher“) alla ricerca dei contenitori nascosti (detti “cache“) che contengono un minuscolo libretto da firmare (il “logbook“) e a volte anche qualche oggetto lasciato da chi è arrivato prima di noi.
Ho scoperto questo sito per caso, facendo una ricerca per il Castello di Velo, e così ho rintracciato diversi cache nascosti nel nostro territorio e pronti per essere trovati. Ma come funziona esattamente questo gioco?
Come funziona il Geocaching
Innanzitutto bisogna collegarsi al sito ufficiale o scaricare l’app disponibile per iOS e Android. Creare l’account è semplice e gratuito, ma si può anche optare per un abbonamento a Geocaching Premium così da accedere a più funzionalità.
Tramite l’app, e con la geolocalizzazione del dispositivo attivata, è possibile individuare e raggiungere i geocache più vicini alla nostra posizione.
Una volta trovato il contenitore, che può avere forme diverse, si può firmare il logbook e rinasconderlo per il geocacher successivo.
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I geocache vicini a Velo d’Astico
Non lo avrei mai detto, ma la nostra zona è piena di contenitori nascosti!
Io non li ho ancora trovati tutti e qui non ho certo intenzione di rivelarvi la posizione esatta di ogni cache (altrimenti dov’è il divertimento? 😉 ), ma ecco un elenco (parziale?) di quelli che potete cercare.
- Castello di Velo d’Astico
Piccolo contenitore nascosto da Cicciosprint il 23 marzo 2012. - Castello di Meda
Scatoletta nascosta da Maoski il 25 ottobre 2009. - San Zeno
Scatola nascosta da Cicciosprint il 17 aprile 2012. - Sant’Agata
Micro contenitore nascosto da Cicciosprint il 29 marzo 2012. - Monte Caviojo
Micro contenitore nascosto da Azzosky il 27 novembre 2016. - San Rocco
Contenitore nascosto da Cicciosprint il 22 marzo 2012. - Monte Priaforà
Scatola nascosta da chia.signo il 23 aprile 2011. - Strada della vecchia ferrovia (Rocchette)
Contenitore nascosto da Cicciosprint il 3 marzo 2012. - Pria
Scatola nascosta da Maoski il 1 maggio 2009. - Stancari
Contenitore nascosto da Cicciosprint il 16 febbraio 2012. - Barcarola
Piccolo contenitore nascosto da Azzosky il 31 maggio 2017.
Altri luoghi in cui cercare
Ci sono milioni di geocache nascosti in tutto il mondo. Se il gioco vi appassiona potete spostarvi a Caltrano, a Posina, al Bostel di Rotzo, sul Monte Maggio, nel parco di Villa Rossi, sul ponte della Strenta e persino all’ossario del Pasubio. L’importante è ricordarsi di portare la penna e fare sempre attenzione a non farsi male!

C’era una volta un cache
In passato anche la pieve di San Giorgio, la chiesetta di Sant’Antonio a Seghe e la Montanina custodivano un piccolo contenitore. A causa del logorio del tempo e grazie a qualcuno che ha portato via il contenitore, oggi questi luoghi non fanno più parte del Geocaching.

