
La chiesetta di Sant’Agata a Cogollo del Cengio
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Appena prima che arrivasse Burian sono tornata a visitare la chiesetta di Sant’Agata. Programmavo questa visita da tempo perché la mia precedente risaliva al 2008, troppi per poterne parlare sul blog. Così, armata di macchina fotografica e app Geocaching, sono andata a camminare.
La chiesetta di Sant’Agata
La chiesetta di Sant’Agata è un piccolo gioiellino di epoca longobarda situata a Cogollo del Cengio, in aperta campagna. Ha l’abside rivolta a est, come tutte le chiese primitive, e fino al 1915 aveva accanto il cimitero.
Il primo elemento a colpirmi, già da distante, è il classico campanile romanico in pietra. Dieci anni fa era aperto ed era possibile entrarci, oggi invece è chiuso da una porta in legno. Un altro elemento caratteristico è l’antiportico, il vestibolo esterno costituito da tre grandi arcate. Da distante non si direbbe che la chiesetta sia così grande e importante, nonostante si tratti di una costruzione rustica e senza particolari decorazioni.
La struttura è a una navata unica e all’ingresso si può leggere la targa dedicata nel 1970 dalla Brigata Sant’Agata.
Panorama di Cogollo, foto scattata nel 2008
L’indicazione posta vicino all’ingresso racconta che la chiesetta di Sant’Agata è una delle più antiche della zona e che per Cogollo costituisce la culla della propria fede cristiana.
All’epoca, mi raccontava anche mio suocero, tutta la zona circostante faceva riferimento a questa chiesa parrocchiale. Pare che persino da Asiago organizzassero mensilmente i loro viaggi per scendere a valle.
Tutto questo cambiò nel 1183, con la sconfitta dell’Imperatore Federico Barbarossa e la conseguente evoluzione delle realtà locali. Il 31 luglio 1202, all’interno della chiesetta, vennero definiti i confini territoriali dando vita ai Comuni di Arsiero, Velo e Cogollo.
La chiesetta di Sant’Agata oggi
Oggi Sant’Agata è fruibile grazie anche all’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona che nel 2002 è intervenuta con un’opera di restauro e consolidamento.
Viene celebrata Messa due volte all’anno, ma sporadicamente vengono celebrati anche matrimoni.
La chiesa di Sant’Agata ospita anche un geocache nascosto nel 2012 dal buon Cicciosprint (ciao Manuel! 😀 ) e purtroppo rovinato dall’umidità.
Come arrivare alla chiesetta di Sant’Agata
Dieci anni fa, dopo aver parcheggiato da qualche parte, abbiamo percorso a piedi via Sant’Agata. In breve tempo siamo arrivati dritti a destinazione. Quest’anno, approfittando della bella giornata, abbiamo lasciato l’auto al campo sportivo proseguendo a piedi lungo via San Cristoforo.
Abbiamo camminato in mezzo agli alberi arrivando quasi sotto al castello di Meda. Successivamente abbiamo preso una strada perpendicolare costeggiando l’Astico. Il sentiero che passa davanti alla chiesetta porta a Caltrano ed è l’antica strada comunale.
Sant’Agata è un luogo di pace da visitare tutto l’anno, non troppo distante dalla civiltà ma comunque splendidamente isolata. Dalla sua posizione si può ammirare tutto l’abitato di Cogollo. Una chiesetta in cui fermarsi ad ascoltare il tempo e la natura prima di tornare alla propria quotidianità.
Castello di Meda
Interno del campanile, foto scattata nel 2008


3 commenti
Gigliola Calgaro
Non sai con quanto piacere abbia scoperto questo sito su Velo d’ Astico! Inizialmente vi ho scoperto su Istagram. Sono nata e abito a Belluno, ma i miei genitori sono entrambi nati a Cogollo del Cengio e mio fratello a Velo d’Astico a casa dei nonni. Mio nonno, Giuseppe Silvestri, è stato, attorno agli anni ’40, capostazione a Velo e abitava appunto in stazione con mia nonna e sette figlie. Una di queste ha insegnato per parecchi anni alle scuole elementari a Velo e alla Montanina. A Velo si sono sposati anche i miei genitori. Mio nonno paterno, Achille Calgaro, è stato invece capostazione per parecchi anni a Cogollo. Puoi immaginare come mi senta legata a queste zone! Da piccola venivo spessissimo a trascorrere dei periodi a casa dei nonni e degli zii. Anche adesso, appena posso faccio un salto. Grazie ancora per le foto e le notizie. Buona giornata Gigliola Calgaro
Martina
Ciao Gigliola, grazie per le tue parole! È sempre un piacere scoprire di poter unire le generazione attraverso immagini e racconti. Tra l’altro la tua famiglia ha avuto un ruolo determinante a Velo d’Astico, sono certa che in tanti si ricordino di loro. Torna presto a trovarci, ti aspettiamo a casa! 🙂
Toniolo Giuliana
Adoro disegnare i campanili delle chiese, le contrade e i porteghi…. Ho fatto dei disegni di questa chiesa e mi affascina da ogni prospettiva… Io sono Arsierese e i miei genitori sono di Velo D’Astico.. Vivo da molto tempo a Roma… Ma il mio cuore è lì nella mia valle… Dove vorrei tornare per sempre!…