
Il Castello di Thiene, esempio di villa pre-palladiana
Da piccola “andare a Thiene” significava solo tre cose:
- fare un viaggio lunghissimo
- andare a trovare i cugini di mia madre
- giocare sul trenino di Indiana Jones

La mia infanzia a Thiene l’ho passata così, tra casa dei cugini e i Giardini del Bosco. Solo tanti anni più tardi, grazie al mio fidanzato, ho scoperto l’esistenza del Castello. Qualche settimana fa, finalmente, sono andata a visitarlo.

La storia del Castello di Thiene
Mi piace visitare i luoghi storici durante la settimana, perché ho la quasi certezza di avere la guida tutta per me. Così è stato anche al Castello di Thiene, dove una gentilissima ragazza (con tante cose in comune con noi) ci ha guidati attraverso la storia del luogo.
Il Castello nasce nel XV secolo come dimora privata. Sia per l’architettura che per la sua funzione può essere considerato uno straordinario esempio di villa pre-palladiana. Andrea Palladio inizierà solo intorno alla metà del ‘500 a edificare le ville venete come residenze signorili e luoghi di vita colta. Il Castello di Thiene è unico nel suo genere.
La successione dei proprietari si racconta facilmente attraverso il nome del castello: Villa Da Porto Colleoni-Thiene.

Francesco Porto, uno dei più ricchi signori di Vicenza, inizia a far costruire l’edificio nel 1450. Suo nipote Francesco, non avendo figli, indica come erede il primogenito maschio fra le linee discendenti dai suoi fratelli. Il primo è Giovanni, che contribuisce alla trasformazione rinascimentale del palazzo.
L’ultimo discendente, Orazio Porto, nomina suo erede il pronipote Orazio Guardino Colleoni con vincolo di risiedere a Vicenza e di associare i due cognomi. Dopo tre generazioni, Guardino Colleoni-Porto nomina suo erede il cugino Antonio Thiene, originario di Arsiero.
Da allora i Conti di Thiene sono i proprietari del Castello, impegnati a valorizzarlo e a renderlo sempre più fruibile. Eventi, matrimoni, laboratori didattici e soggiorni per condividere e vivere la storia.

All’interno del Castello di Thiene
I saloni del castello sono ornati da bellissimi affreschi, quadri e mobili d’epoca conservati con attenzione. La visita si snoda tra il Camerone del Camino a cappa trilobata, la Sala del Biliardo con i ritratti delle famiglie Porto, Colleoni e Thiene, il Salottino Azzurro ormai scolorito, il Salon Rosso e la Galleria dei Cavalli, al piano superiore, che originariamente fungeva da granaio. Interessante vedere come, passando da una sala all’altra, i ritratti si trasformino in fotografie mostrandoci infine dei visi moderni.
Pagando un sovrapprezzo è inoltre possibile accedere ad altre stanze.

La scuderia
Sarà che non ho una grande esperienza in scuderie e quindi non sapevo bene cosa aspettarmi, ma la scuderia del Castello di Thiene è senza dubbio sorprendente. Un bijou, direbbe qualcuno.
L’idea è di Scipione Porto, che tra il ‘600 e il ‘700 fa costruire uno spazio con 32 postazioni. Nella prima a destra, appena entrati, è possibile vedere la botola da cui si prelevava l’acqua (che ancora oggi si sente scorrere). Le colonne sono in marmo rosso di Asiago con sopra dei putti in pietra di Vicenza.
È un ambiente talmente elegante che spesso viene utilizzato per le cerimonie nuziali (“Dove ti sposi?” “Ah, in una scuderia”).




Visitare il Castello di Thiene
Il Castello è visitabile dal martedì alla domenica con visita guidata a turni prestabiliti. Non serve la prenotazione, basta recarsi all’ingresso della biglietteria. Aperture eccezionali sono consultabili sul sito.
Il biglietto intero costa € 10 e la visita dura circa un’oretta.



